Cittadini in Comune a sostegno del movimento Zero Waste

Cittadini in Comune a sostegno del movimento Zero Waste

Rossano Ercolini, responsabile del progetto “Passi concreti verso Rifiuti Zero” ha presentato Venerdì 2 Novembre il suo nuovo libro, alla libreria Feltrinelli di Livorno con Paul Connett, noto attivista statunitense e autore nel 2013 di “The Zero Waste Solution”. Noi di Cittadini in Comune per Collesalvetti eravamo presenti a testimoniare il la nostra condivisione del percorso delineato da Rifiuti Zero e il nostro serio interesse verso la questione ambientale che concordiamo essere “la madre delle questioni” che interessano la nostra società come detto più volte da Ercolini.
Ercolini ha parlato di un progetto di rigenerazione politica che necessita tempo in quanto per selezionare una classe politica che abbia le competenze necessarie non basta il tempo di un like ad un video di un candidato ma occorre un orizzonte di almeno 5 anni, mentre sul piano locale è possibile muoversi con tempistiche più rapide in quanto la comunità può revocare il supporto ai rappresentati politici delegittimandoli se questi fanno scelte in contrasto con protocolli di intesa precedentemente concordati (vedere l’esempio di AmbienteFuturo a Capannoli sulla questione inceneritori)
“Rifiuti Zero” ha un significato più ampio del solo tema dei rifiuti in quanto tale, significa zero sprechi: di acqua, suolo, cibo, risorse in generale.
Ercolini ha espresso la sua delusione per quanto sta succedendo a Livorno, in particolare non è stato rispettato l’impegno della dismissione dell’inceneritore che oggi accoglie rifiuti anche da Pisa e altre aree dove gli inceneritori sono stati chiusi e si sono intrapresi percorsi di riduzione della parte non differenziata. Il rischio, se la raccolta differenziata non riesce a decollare a Livorno, è che la città rimanga bollata come un polo di “industria sporca” non solo legittimando la presenza dell’inceneritore ma, quando raggiungerà la fine della sua vita utile permettendo la costruzione di uno più grande con la scusa che sarà tecnologicamente avanzato e quindi “più pulito” del precedente.

Paul Connett esordisce il suo intervento ricordando come un “momento magico” quando Beppe Grillo disse ai MeetUp “gli amici di Beppe” di andare nelle loro comunità locali e darsi da fare per migliorarle. Era un messaggio di miglioramento, positivo, dire quindi Sì alla raccolta differenziata porta a porta, Sì ai centri di compostaggio e non limitarsi ai No agli inceneritori, etc…
Connett sottolineando l’importanza della comunità come insieme di persone che collaborano positivamente per migliorare collettivamente per realizzare i dieci passi, afferma con fermezza che atteggiamenti razzisti, di odio sociale e di divisione in generale sono l’antitesi di questo e quindi che lo spirito positivo comunitario originale dei MeetUp si sia spento in questo “governo del cambiamento” che è invece fortemente divisivo e definito da lui senza mezzi termini “razzista”. Dice l’attivista americano: “It was a tragic moment when the five star movement formed the govern with the racist party of Lega. A tragedy for Italy and for the zero waste movement”. Connett è così convinto dell’importanza di un clima unitario per la realizzazione del progetto “Zero Waste” che afferma di non fare distinzioni tra desta e sinistra quando si tratta di supportare progetti politici che vogliano abbracciare il percorso Zero Waste, ad eccezione di formazioni razziste e divisive. I famosi motti della sua generazione come “all you need is love” e “make love, no war” dice, dovrebbero essere i messaggi che un leader in grado di produrre veramente il cambiamento dovrebbe riuscire a trasmettere, invece i maggiori leader politici oggi puntano sull’odio sociale per guadagnare consensi.
Secondo Connett una debolezza del movimento Zero Waste in Italia è la scarsità degli impianti di compostaggio, uno dei motivi di questo potrebbe essere che le comunità che intraprendono il percorso Zero Waste non riescono a coinvolgere gli agricoltori e i ristoratori, questo è fondamentale perché la catena della frazione umida è immediatamente circolare, inoltre il compost può essere fatto direttamente nelle aziende agricole anziché in grossi impianti di compostaggio che possono anche avere problemi di maleodoranze.
Connett suggerisce di usare la questione dei rifiuti stessa, per la naturale circolarità e coinvolgimento di multiple parti che comporta, per creare e rafforzare la comunità locale.
Bisogna saper comunicare bene il significato di Zero Waste che non si ferma agli aspetti quotidiani e operativi della separazione, ma è un vero e proprio cambio di paradigma che ha bisogno delle risorse di tutti, dall’artista allo studente, dall’artigiano all’ingegnere. “chi non crede nelle persone non crede in rifiuti zero” occorre avere fiducia che le persone possano abbracciare insieme il cambiamento e ancora “rifiuti zero si basa sulle comunità, non è un modello industriale diverso da quello tradizionale” conclude Ercolini.

Noi di Cittadini in Comune per Collesalvetti crediamo nella necessità di un cambiamento di paradigma nel modo in cui viene considerato e gestito l’ambiente, il movimento Zero Waste fornisce delle linee guida generali e pratiche che pensiamo possano e debbano essera attuate anche sul nostro territorio. Per questo dal giorno in cui ci siamo presentati ci siamo sempre mossi con un approccio aperto e inclusivo, per ricostruire e ripartire da quel senso di comunità unita che, come sottolineato più volte da Ercolini e Connett è il punto di partenza imprescindibile per qualsiasi processo di cambiamento.

A QUESTO link potete trovare la nostra registrazione dell’intervento di Paul Connett.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *