Spieghiamo i nostri emendamenti alla mozione della maggioranza sull’impianto waste to methanol ENI

Spieghiamo i nostri emendamenti alla mozione della maggioranza sull’impianto waste to methanol ENI

Nello scorso Consiglio Comunale si è tornati a parlare della questione impianto “waste to methanol” all’interno della raffineria ENI di Stagno, a seguito delle infelici parole del Presidente e Candidato PD alle regionali E. Giani.

Abbiamo ritenuto importante proporre alcuni emendamenti alla mozione presentata dalla maggioranza (e quindi un atto che verosimilmente sarebbe stato approvato…) per puntualizzare i seguenti concetti, per noi dirimenti:

  • L’impianto proposto dalla Regione ed ENI non si qualifica come impianto di Riciclo perché produce un combustibile e non nuove materie prime. Essendo la materia di partenza un rifiuto il combustibile risultante non è considerabile “rinnovabile”.
  • Non si qualifica pertanto nemmeno come modello di economia circolare in quanto l’origine del mix in ingresso all’impianto, CSS/Plasmix, sarebbe sostanzialmente di natura fossile e il prodotto risultante un combustibile riproponendo quindi il modello lineare di combustione di idrocarburi
  • L’impianto, costituendo una “domanda” di plastiche non riciclabili, rappresenta un disincentivo alla riduzione di questi materiali ed uno scoglio alla riduzione degli scarti, questione invece prioritaria a livello EU e regionale.
  • Il contesto di Stagno non può accettare nuove fonti di inquinamento, per questo noi diciamo “non un camion non un camino in più”
  • Nuovi investimenti nella raffineria devono essere orientati alle bonifiche e ad una sua completa riconversione, non all’aggiunta di nuove attività che inevitabilmente porterebbero un aumento delle emissioni e del carico logistico.

Questa è la versione originale della mozione presentata dalla maggioranza:

Questi sono i nostri emendamenti:

Questo emendamento non è stato accettato integralmente, accettando comunque che non si tratta di riciclo.
Una “bocca da sfamare” da 200k ton di plasmix e CSS pone una grossa questione sulla sua sostenibilità e conformità agli obiettivi di riduzione degli scarti.
A Stagno non un camion non un camino in più!
L’eventuale nuovo impianto è una risorsa per la collettività solo se permette il recupero di materiali destinati a sostituirsi a materie prime vergini di natura fossile

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